Ferro e anima: l'opera del maestro messicano Onésimo Ávila
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Ferro e anima: l’opera del maestro messicano Onésimo Ávila

Ferro e anima: l’opera del maestro messicano Onésimo Ávila

Nel panorama dell’arte contemporanea, pochi artisti riescono a fondere tradizione e innovazione con la stessa maestria di Onésimo Ávila. Nato in Messico, questo straordinario scultore ha saputo trasformare il ferro in un mezzo espressivo capace di trasmettere emozioni profonde e universali. Il suo lavoro affonda le radici in un’eredità familiare di artigiani del ferro, ma si distingue per un’estetica unica che trascende il tempo e lo spazio. Benvenuti nella fucina di un moderno Vulcano.

Di padre in figlio: un nobile mestiere che diventa arte

Fin da bambino, Onésimo ha scoperto il piacere di creare forme e figure con i materiali che aveva a disposizione. “Disegnavo, modellavo, cercavo di interpretare ciò che osservavo nel mio ambiente” racconta l’artista in esclusiva per ItalianArtJournal.it. Il suo primo incontro con la scultura avvenne a soli cinque anni, mentre sua nonna pregava davanti a un altare. Affascinato da quel momento di devozione, il piccolo Onésimo scolpì una Vergine di Guadalupe con un pezzo di gesso e un semplice spillo. Quel gesto spontaneo si rivelò una rivelazione: sua nonna, commossa, lo abbracciò e lui comprese che l’arte aveva il potere di toccare il cuore delle persone.

Si nota come la famiglia di Onésimo ha avuto un ruolo fondamentale nella sua formazione. Suo padre e suo nonno erano fabbri. “Sono cresciuto tra il fuoco della forgia e il suono del martello sull’incudine” spiega lo scultore. Questo ambiente gli permise di sviluppare una profonda conoscenza del ferro, materiale che divenne il fulcro della sua produzione artistica. “Il ferro è un materiale semplice, duro ma modellabile quando raggiunge il colore rosso vivo nella forgia” afferma.

Il linguaggio del ferro: un dialogo vivo come la fiamma

L’arte di Onésimo Ávila è un viaggio tra emozione e materia, tra forma e concetto. “Le idee e i valori sono ciò che lo spettatore interpreta osservando le mie opere” spiega l’artista. Ogni sua scultura nasce da un processo intuitivo: non esistono stampi o modelli prestabiliti, ma un dialogo costante con il metallo, che suggerisce la forma da assumere. “La fiamma influenza il movimento, l’improvvisazione avviene nel momento stesso in cui il metallo me lo indica”.

L’ispirazione, per Onésimo, non ha confini. Può nascere da una conversazione, da una situazione di vita, da un tramonto o dal sorriso di un bambino. “L’ispirazione arriva all’improvviso, senza preavviso” dice. I temi delle sue opere spaziano dall’amore alla bellezza, dalla vita alla condizione umana. Ma ciò che conta davvero è che ogni spettatore possa trovare nella sua arte un significato personale. “L’arte deve essere libera: ogni osservatore ha il diritto di attribuire alla scultura un tema che gli appartiene”.

Un’arte senza tempo, per un materiale resistente al tempo

Uno degli aspetti più affascinanti del lavoro di Onésimo Ávila è la sua atemporalità. “La libertà creativa permette alle opere di esistere in qualsiasi epoca, passata, presente o futura” sostiene. Questa visione trova conferma nella sua capacità di combinare tradizione e modernità. Se da un lato la sua tecnica è radicata nell’antico mestiere della forgiatura, dall’altro le sue sculture riflettono una sensibilità profondamente contemporanea. Si può affermare – e questo lo sostiene chi scrive – che il ferro sia uno dei materiali più adatti ed emblematici in assoluto per produrre opere senza tempo. La sua resistenza e la durezza permettono all’opera di mantenere al meglio le proprie forme, al di là del luogo d’esposizione.

Le influenze artistiche di Onésimo sono molteplici e spaziano dalla scultura rinascimentale ai maestri moderni come Rodin, Camille Claudel e Stanislaw Szukalski. “Da bambino ero affascinato dalle opere che vedevo negli edifici della mia città e nei monumenti del cimitero locale. Mi chiedevo come un semplice disegno potesse esprimere così tante cose senza parole. Con il tempo ho scoperto i grandi artisti del passato e, inevitabilmente, ne sono stato influenzato”.

L’arte come specchio della società e, come tale, deve essere accessibile a tutti

Oltre alla dimensione estetica, l’arte di Onésimo Ávila affronta anche tematiche sociali. Durante la pandemia, ad esempio, ha realizzato opere che riflettono la disperazione e la resilienza dell’umanità. Anche se il tema politico non è centrale nella sua produzione, riconosce l’importanza dell’arte come strumento di riflessione e cambiamento. In questo, il rapporto con il pubblico è per lui essenziale. “Esporre il proprio lavoro significa esporsi al giudizio altrui. Ogni opinione è rispettabile, sia essa positiva o negativa” afferma. Pur apprezzando musei e gallerie, è convinto che l’arte debba essere accessibile a tutti: “L’arte non deve essere elitista. Esporre nelle strade o nelle piazze permette a un pubblico più ampio di entrare in contatto con l’opera“.

A ottobre, Onésimo Ávila arriva in Italia alla Biennale d’arte contemporanea di Salerno (BACS)

Onésimo Ávila concepisce l’arte come un atto di pura creazione, svincolato dalle logiche del mercato. “Chi decide di dedicarsi all’arte deve creare senza preoccuparsi della vendita, altrimenti si perde la magia” sostiene. Questo approccio gli ha permesso di mantenere una straordinaria libertà espressiva, rendendo ogni sua opera unica e irripetibile. Attualmente, l’artista sta lavorando per portare una nuova opera alla prossima Biennale d’arte Contemporanea di Salerno, che giunge ormai alla sua sesta edizione. “Ogni nuovo progetto è una grande emozione. Non so cosa mi riserverà il domani, ma sono certo che sarà meraviglioso”.

Onésimo Ávila – facente parte del network artistico di Expolatina de Arte, del maestro Jorge Enrique Londoño Ramírez – sarà così a Salerno nelle due settimane d’esposizione, dopo aver già partecipato e ottenuto dei riconoscimenti nell’ultima edizione.

“Entre los tules”: opera emblematica e distintiva di Onésimo Ávila

Le sculture di Onésimo Ávila si distinguono per la loro straordinaria capacità di fondere tecnica e sentimento, ragionamento e istinto. Osservando le sue opere, si nota immediatamente la complessità strutturale delle forme e il modo in cui il ferro, materiale apparentemente rigido e intransigente, viene plasmato con grazia e fluidità. I giochi di vuoti e pieni conferiscono alle sculture una leggerezza sorprendente, mentre le superfici lavorate a martello rivelano il dialogo tra l’artista e la materia.

Una delle sue opere più rappresentative è “Entre los tules“, una scultura che raffigura un tolteca nell’atto di indicare il Valle de Tulancingo. Qui, la composizione dinamica e la postura del personaggio trasmettono un senso di movimento e potenza, mentre il trattamento del ferro ricrea magistralmente le strie della pelle e dei tessuti, dimostrando l’abilità dell’artista nel trasformare il metallo in qualcosa di vivo.

Le sue figure umane, spesso caratterizzate da espressioni intense e pose cariche di emozione, mostrano una chiara influenza dell’arte classica, ma al tempo stesso possiedono un’estetica contemporanea che le rende accessibili e universali. La sua attenzione ai dettagli anatomici e la capacità di catturare momenti di introspezione rendono le sue opere particolarmente evocative.

Infine, l’uso sapiente delle patine e delle ossidazioni aggiunge ulteriore profondità alle sculture, enfatizzando la relazione tra il ferro e il tempo. Il metallo, soggetto a trasformazioni e alterazioni, diventa un simbolo della transitorietà dell’esistenza, un tema ricorrente nelle opere di Ávila. La combinazione di tecnica magistrale e sensibilità emotiva fa delle sue sculture un punto di incontro tra passato, presente e futuro, dimostrando come l’arte possa essere al tempo stesso radicata nella tradizione e aperta all’innovazione.

Un’arte che unisce

L’opera di Onésimo Ávila è un inno alla bellezza, alla sensibilità e alla libertà creativa. Il suo lavoro ha già superato i confini del Messico, conquistando riconoscimenti internazionali e toccando il cuore di molte persone. “L’arte è un linguaggio universale che unisce le culture e le persone” afferma con convinzione. Alla base di tutto c’è l’amore per la sua famiglia e per coloro che lo supportano. “Spero che mia moglie e i miei figli siano orgogliosi del mio lavoro. In questo percorso non sono solo: il sostegno di chi mi vuole bene rende tutto più bello”.

Le sue sculture, forgiando il ferro con il calore della fiamma e la forza viva dell’anima, unita a una tecnica tramandata di generazione in generazione e padroneggiata con anni di lavoro, ci ricordano che l’arte è un viaggio senza tempo, capace di trasformare la materia in emozione e di lasciare un segno indelebile nel mondo.

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