Il Bicentenario de America torna in Brasile, nella città di Vilhena
Inizia a Vilhena, nello stato di Rondônia in Brasile, la Nona edizione del Bicentenario d’America. Vallardo: “stiamo lasciando il segno con la celebrazione dei 200 anni, una storia di emancipazione nel Continente Americano”. L’evento al via dal 12 settembre 2024 e chiusura fissata per il giorno 22.
Dopo la tappa a Lima (Perù), il Bicentenario de America torna in Brasile
Il Bicentenario d’America, la “crociata artistica” organizzata dal maestro Jaime Vallardo Chávez, è una manifestazione itinerante (o meglio, un museo itinerante, in costante movimento) che raccoglie le opere e le sensibilità di centinaia di artisti del continente. Ciò che li accomuna è l’amore per la patria, quel filo conduttore dell’indipendenza del continente, avvenuta due secoli fa. È un intero continente che si solleva dal giogo coloniale, riprendendo il controllo del proprio destino. La storia latinoamericana è, infatti, una storia di ribellione, di riconquista, di lotta continua e viva. Una storia ricca di colori e di emozioni, che si manifesta attraverso il caleidoscopio dell’arte e degli artisti, i quali, con il passare del tempo, rendono omaggio ai loro antenati, alla libertà, all’identità e all’orgoglio di un paese e di un intero continente.
La Nona edizione si terrà in due sedi della città di Vilhena: la Fondazione Culturale di Vilhena e la Camera dei Consiglieri Comunali di Vilhena, dal 12 al 22 settembre. Saranno presenti oltre 600 artisti che, con le loro opere, celebreranno i 202 anni di indipendenza del Brasile. Questa è la terza volta che il Museo Itinerante visita il Brasile: la prima fu a Brasilia per il bicentenario, la seconda a São José, Santa Catarina, nel 2023, e ora a Vilhena.
La grande soddisfazione per la riuscita dell’evento
Lo scenario è suggestivo e rende giustizia all’evento, che ha attirato non solo gli amanti e gli esperti d’arte, ma anche politici e l’intera città. Il curatore e organizzatore del Bicentenario, Jaime Vallardo Chávez, ha dichiarato: “Questa Nona edizione del Bicentenario d’America rappresenta non solo un tributo all’indipendenza del nostro continente, ma anche un omaggio vivo e vibrante alla diversità culturale e artistica che ci caratterizza. Questa volta, a Vilhena, il continente si riunisce in Brasile. Ogni opera esposta racconta una storia unica, una lotta, un sogno, una speranza. ‘Anche se in Brasile la storia fu diversa, senza sangue versato, solo un padre che lasciò andare suo figlio’. È un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, un dialogo tra passato e presente che ci ricorda quanto sia preziosa la nostra eredità e quanto sia vitale continuare a preservarla e celebrarla”.
Il tributo all’artista Marco de Souza
Quest’anno, per il Brasile, sarà premiato l’artista scomparso di Vilhena, Marco de Souza (1960-2021), come “Artista Patrimonio d’America”, un titolo conferito dal Bicentenario d’America. Marco, noto scultore, ha lasciato un’importante eredità artistica nella città e nello stato di Rondônia, Brasile.
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